DashboardEcologia, Ambiente, Ambientalismo

Sfregiata la Riserva Naturale di Vendicari

Dopo gli incendi, dei giorni scorsi, nella R.N.O. Cavagrande del Cassibile e Cava Tortorone/Tre Pizzoni, anche la R.N.O. Vendicari viene sfregiata dagli incendi che hanno colpito tre delle zone naturali più belle e ricche di biodiversità del nostro territorio.

          Non è la prima volta che l’Ente Fauna Siciliana denuncia la scarsa attenzione verso il perpetrarsi di questi reati che alla pari di altri  reati vanno combattuti  creando sinergia tra le varie forze dell’ordine. Ogni anno la storia si ripete, ma quest’anno gli atti delinquenziali sono persino e purtroppo iniziati in anticipo. C’è bisogno di mettere in campo tutte le forze a disposizione (polizia, carabinieri. forestale, guardie ecologiche volontarie, protezione civile, ecc.) per presidiare il territorio al fine di prevenire e scongiurare questi atti se criminosi.

          Nello stesso tempo, insieme alla prevenzione anche con attenti interventi di gestione sul campo per la salvaguardia dell’ambiente, è importante sanzionare in maniera durissima gli eventuali responsabili degli incendi, se dolosi, che arrecano danni irreparabili nei confronti non solo delle comunità locali ma per l’intera comunità planetaria in termini di perdita di biodiversità e di qualità degli ambienti. Ciò in particolare nelle aree protette per la cui salvaguardia si investono risorse giuridiche, economiche e umane collettive che vengono così vanificate il che non è accettabile nè tollerabile. Lo spegnimento dell’incendio rappresenta solo l’ultima fase di un fenomeno, una sconfitta,  che la coscienza collettiva, non solo quella ambientalista, deve respingere con forza in nome della rivendicazione di una convivenza civile.

Certo le emergenze e le crisi che viviamo sono ampie e variegate: ciò non toglie che gli incendi dolosi negli ambienti naturali, se accertati, vadano ostracizzati proprio come contributo per la costruzione di un mondo più vivibile e di un futuro sostenibile per tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *